Le informazioni di cui si occupa l’Information Design possono essere sia concettuali, come ad esempio le relazioni di causa-effetto tra fenomeni, che misurabili (ovvero dati), come ad esempio temperature, dimensioni o prezzi di prodotti.

Nel caso di informazioni concettuali, le rappresentazioni saranno essenzialmente dei diagrammi, ad esempio diagrammi ad albero, di processo o di Venn, ma anche illustrazioni annotate. Nel caso di informazioni misurabili, invece, si parlerà di visualizzazione di dati e di grafici.

Esistono molti modi per visualizzare i dati: i grafici a barre o a colonne, a torta, a linea o linee, a dispersione, mappe coropletiche… Ma come si sceglie un tipo di visualizzazione efficace?

Certo, è importante considerare su che tipo di dati si sta lavorando: una semplice serie temporale non può essere visualizzata attraverso un grafico a torta! Ma questo non basta, soprattutto se si ha a che fare con dataset corposi e multidimensionali. A ogni visualizzazione corrisponde una prospettiva, quindi è importante considerare quale comparazione tra dati si vuole rendere visibile. Ad esempio, la produzione di vino in Italia si può mostrare con un grafico a torta per mettere in luce quanto contribuisce ogni regione o con un grafico a linee per evidenziare in quali regioni è cresciuta e in quali è diminuita.